Impermanente opera aperta per statuto, vivente nel tempo e in continua trasformazione, il giardino è una sorta di caleidoscopio di relazioni e interazioni in continua riconfigurazione. Forse anche per questo il giardiniere paesaggista inglese Russell Page (1906-1985) nella sua esistenza nomade tornava a visitare molti dei giardini che aveva progettato, contento di potervi reintervenire a distanza di anni. Sapeva del bisogno di riequilibrarne tessitura e orchestrazione di forme e colori via via che alcune piante troppo si imponevano e che altre infiacchivano; sapeva che “bastano pochi anni di trascuratezza e si vede lo scheletro di un giardino”.
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Anno: 2010
I semi dei fratelli Ingegnoli e la rosa di Gramsci
Costruito su un doppio registro irrelato, il testo edito da Rizzoli con il titolo I segreti del giardiniere vede ripetutamente alternarsi i diversi “generi giardinistici” del Catalogo per gli acquisti di semi e piante e quello del Manuale per gli appassionati di giardinaggio. Se fin dal formato e dalla grammatura, il volume si propone come manuale d’uso, sulle quattrocento pagine che lo compongono, quasi un centinaio sono eleganti immagini a tutta pagina che, senza raccordo con il testo o funzione esplicativa, parlano invece il linguaggio promozionale del supporto alla vendita di semi, piante e fiori. Leggi tutto “I semi dei fratelli Ingegnoli e la rosa di Gramsci”
Le coltivazioni di de Vico Fallani, umanistiche e italiane
Appassionato, costante, naturale, planetario, tenace, … Nei titoli di diversi volumi di settore (tralasciamo altri ambiti sui quali torneremo) la figura del giardiniere è stata variamente definita. Ora, come recita la copertina del libro di Massimo de Vico Fallani uscito nella collana Giardino e paesaggi di Olschki pp.175 2009 (euro 19), è la volta del “vero” giardiniere.
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Innesti geo-commerciali: i predatori dei coniugi Gribbin
Sull’onda dei grandi viaggi di esplorazione, gli orizzonti dell’indagine botanica si dilatano ben al di là del giardino di casa. La nuova esigenza di mettere ordine nella natura delle cose, catalogandole, si propaga ai nuovi mondi e, specialmente nei secoli XVIII e XIX, si declina nell’insopprimibile desiderio di appropriarsi di quelle nuove piante – spesso di dimensioni forme e colori così straordinari – assieme all’esigenza di mostrarle, di replicarne la vita nel proprio giardino. Leggi tutto “Innesti geo-commerciali: i predatori dei coniugi Gribbin”