Per quanto osservata con lo sguardo affisso su di un ambito specifico, sempre emerge per differenza la ricca, unitaria, complessità della figura e dell’opera del maggior paesaggista italiano del novecento, Pietro Porcinai. Finalmente investito dalla serie di manifestazioni celebrative che, nel centenario della sua nascita, ne illustrano e valorizzano l’opera oltre il circuito degli specialisti, con l’apertura straordinaria di alcuni dei suoi giardini, con studi che per approssimazioni successive ancora attingono al ricco patrimonio documentario di testi e disegni conservato nella serra archivio del suo studio-laboratorio nella fiesolana villa Rondinelli. Leggi tutto “Le invenzioni di Pietro Porcinai”
Anno: 2011
Marzotto Caotorta e il saper guardare alle varietà
È molto più di un’esplorazione botanica in quel giardino che “c’è già, … giardino immenso, qual è il paesaggio quando lo si intende appunto come il giardino di tutti noi”, il viaggio per la terra dipinta dove Francesca Marzotto Caotorta ci porta per mano nel suo All’ombra delle farfalle. Il giardino e le sue storie (pp. 229 € 17,50, Mondadori). Viaggio nell’atlante di un’Italia giardino percorsa vagabondando con lo sguardo attento a distinguere specificità dei contesti naturalistici e varietà climatiche, vocazioni, innesti, tradimenti nel palinsesto di identità dei territori cumulate nel tempo. Leggi tutto “Marzotto Caotorta e il saper guardare alle varietà”
I diversi mediterranei di Laviania Taverna
Scritto com’è a ridosso delle forti gelate dell’inverno del 1979, dei disastrosi effetti immediati sul giardino, come dei suoi esiti di progressiva rinascita, il libro che Lavinia Taverna dedica nel 1982 ai suoi Giardini della Landriana (a Tor San Lorenzo, non lontano dal mare, a pochi chilometri da Roma), testimonia di quello scambio “tra il carattere proprio delle piante e il desiderio dell’uomo, il suo disegno di bellezza”, dell’unione donde “scaturisce il pensiero nascosto di ogni giardino”. Leggi tutto “I diversi mediterranei di Laviania Taverna”
Giardino, teatro, città. Schemi mnemonici rinascimentali
Se con i grandi giardini formali rinascimentali è fisicamente conclamata la tendenza a intellettualizzare gli spazi come contenitori di idee, disponendo e ordinando similitudini e varietà in un’emblematica tesa a restituire, a rappresentare (tra aiuole, sentieri, raffigurazioni, …) un sapere enciclopedicamente articolato, ancor più evidente appare in tal senso la valenza del giardino come potente schema mnemonico se indagato come architettura mentale, giardino dei progetti ideali, giardino delle parole e dei libri cui viene affidato. Leggi tutto “Giardino, teatro, città. Schemi mnemonici rinascimentali”
Russel Page. Il fluido Dopoguerra di un paesaggista
Scritto nel pieno del suo fervore creativo di ideatore di giardini, a cinquantasei anni, mentre trascorre frequenti notti in treno (raccontate con humor) o spostandosi in aereo per seguire i suoi diversi cantieri, dove continuamente si misura con disparati scenari, problematiche e soluzioni, L’Educazione di un giardiniere di Russell Page appare nel 1962. E testimonia di un cambio di scena. Con il diffondersi, nel dopoguerra, di un nuovo tipo di società e di giardinaggio. Leggi tutto “Russel Page. Il fluido Dopoguerra di un paesaggista”
Lo sguardo “frazionato” di Gilles Clément
Aspettando il seguito s’intitola guarda caso la pagina (ad oggi) conclusiva della traccia testuale del pensiero produttivo di Gilles Clément attorno al suo concetto-metafora cardine e alle sue declinazioni, nel volume Il giardino in movimento. Da La Valée al giardino planetario, Quodlibet, pp. 319, є 28. Qui, paradossalmente, è proprio la lezione del giardino a ricordarci il potere di invenzione della natura. Leggi tutto “Lo sguardo “frazionato” di Gilles Clément”
Scarpa in Benin per un villaggio partecipato
Baobab di 13-14 metri di diametro riassociano sulla verticale delle relazioni visive (cui più siamo usi affidarci) un affiorare al suolo del palinsesto delle trame di forme, funzioni, memorie e simboli che, nella sempre rinnovata cosmogonia di villaggio cui tutte concorrono, si fa luogo di invenzione di una comunità, della sua identità. Taneka Beri è il luogo altro, villaggio del nord-ovest Leggi tutto “Scarpa in Benin per un villaggio partecipato”
Bortolotti. Saper vedere nel cemento
Nelle nostre città pervase dal cemento, sigillate al suolo dall’asfalto c’è ancora spazio per un uso del giardino e del verde che, almeno nell’approccio, non sia residuale.
Ma necessita – nell’infinito frattempo di sempre rinviate politiche pubbliche volte a recuperare una qualche sostenibilità ambientale sul territorio urbano e con l’occhio attento invece al prodursi qui di variegate risposte dal basso – di un atteggiamento mentale che sia, prima di tutto, esito di un utile esercizio dello sguardo. Saper vedere, immaginare e quindi trovare il verde anche là dove non si è abituati a pensarlo, là dove non ci si aspetta di trovarlo. Oppure, inventarlo. Che è lo stesso. A questo ci invita Emanuele Bortolotti nel suo Il giardino inaspettato (Electa, pp. 215, Є 49).
Penetrare il genio dei luoghi con Ippolito Pizzetti
Sementi sempre attive, sempre pronte ad uscir di dormienza, le parole di Ippolito Pizzetti si risvegliano, ci risvegliano, di nuovo ogni volta a contrasto del luogo comune di molte delle considerazioni estetiche sul giardino e sul paesaggio, o rattizzate dall’urgenza civile di altrimenti comprenderli, interpretarli, abitarli. Attivatore oltre quarant’anni fa qui da noi di uno sguardo nuovo sull’attualità del giardino, Pizzetti fu autore di un innovativo per allora, per l’Italia, Libro dei fiori in tre volumi, fino poi alla Garzantina che conferiva a Fiori e giardino dignità di conoscenza sistematica per molti, dove l’assunto enciclopedico botanico era animato dalla testimonianza in prima persona, nella sperimentazione e nell’attenzione per le piante anche comuni come per l’andirivieni delle mode in giardino, mentre alle genealogie mitologico culturali si affiancavano quelle onomastiche e delle varianti geosinonimiche. Nel mezzo, decenni di corrispondenza dialogante con il grande pubblico. Demiurgo di una Leggi tutto “Penetrare il genio dei luoghi con Ippolito Pizzetti”
Chelsea Flower Show. Esercizi, con sponsor, per metagiardino ideale
Da Londra – Una visita al londinese Chelsea Flower Show.
Che la topografia riflessa disegnata dai giardini attorno e dentro la nostra bulimica società evolva, rispondendo veloce e utilizzando ogni residuale dimensione, ce lo conferma, ancora prima di imboccare i cancelli del Chelsea Flower Show, il giardino a forma di slitta, guscio o gondola rosa che dir si voglia, sospeso in cielo dal braccio di una delle gru che solitamente servono a tirar su palazzi. Leggi tutto “Chelsea Flower Show. Esercizi, con sponsor, per metagiardino ideale”