Un’antropologia dei boschi

Posto che i boschi che conosciamo, almeno nella nostra gremita Europa, non son più certo da diversi millenni primigeni elementi naturali, ma esito di un’interminata mutua interazione tra uomo e ambiente, Il bosco tra natura e cultura cui è dedicato l’ultimo numero del trimestrale europeo Lettera internazionale (n. 113, pp. 63, € 12) ribadisce il superamento della supposta antinomia tra i due termini non soltanto dissociandosi dalla deriva di una occidentale alienazione dell’uomo dalla natura, quanto, secondo il testo d’apertura di Jean-Marc Besse, nella messa a fuoco di una nuova antropologia della natura. Leggi tutto “Un’antropologia dei boschi”

Il fuori ecologico di Corrado

Con l’incedere dissacrante e provocatorio di un pamphlet e l’andamento veloce e zigzagante che occorre quando si sperimentano percorsi di pensiero, Il sentiero dell’architettura porta nella foresta (Franco Angeli, pp. 172, € 15.00) ci invita a riconsiderare tempi e movenze del rapporto con l’esterno e con il mondo vegetale che dall’origine ci ha caratterizzati come specie homo sapiens; per poi rintracciare gli esiti attuali di tale intima relazione e ricavarne una serie di indicazioni e proposte progettuali. Leggi tutto “Il fuori ecologico di Corrado”

Giardini tedeschi. Storia e lessico

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C’è – o almeno dovrebbe esserci – un’evidente strettissima relazione tra il consapevole dispiegarsi  degli attuali metodi e delle pratiche di cura, manutenzione e restauro dei giardini storici e una preliminare, articolata, specialistica conoscenza dei saperi e delle tecniche artigianali che nelle diverse epoche presiedevano alla ideazione e costruzione dei giardini. Un’evidenza che viene ripercorsa nel puntuale volume collettaneo curato da Michael Rohde e dedicato a La cura dei giardini storici, ora in edizione italiana a cura di Massimo De Vico Fallani per la meritoria collana Giardini e paesaggio di Olschki, pp. 589, € 58.  Leggi tutto “Giardini tedeschi. Storia e lessico”

Cooper. Il tono del Giardino

Seppure appaia un percorso fittamente intersecato da citazioni e note su come variamente i giardini evocano e innescano rappresentazioni, allusioni, pratiche, questi riferimenti sono piuttosto viste laterali che si aprono per poi subito richiudersi mentre siamo sospinti innanzi lungo le strettoie di un procedere argomentativo tutto interno al dibattito filosofico anglo americano. Nell’aspirazione alla costruzione di Una filosofia dei giardini, David E. Cooper  (Castelvecchi, pp. 182, € 19.50) si propone di colmare almeno con una sua proposta quella che denuncia come una lacuna dell’indagine filosofica. Leggi tutto “Cooper. Il tono del Giardino”

Il paesaggio Taschen

Abdicando a ogni tentativo di tematizzare tipologie e ambiti di intervento, il volume dedicato all’Architettura del paesaggio oggi nella serie dei volumi-repertorio Architecture now! (a cura di Philip Jodidio, Taschen, pp. 416, € 29,99) propone, di là da una disamina delle valenze volta a volta assunte in diversi contesti dall’espressione ‘architettura del paesaggio’, una rassegna alfabeticamente disposta di studi e progettisti e delle loro più recenti e significative realizzazioni, perlustrando con un approccio ampio e inclusivo confini in divenire tra discipline. Leggi tutto “Il paesaggio Taschen”

L’orto sociale della Bussolati

Espressione a tutti gli effetti di attivismo politico, quand’anche inconsapevole, la pratica dell’orto nelle sue prassi condivise, comunitarie va assumendo modi e dimensioni pervasivamente virali. Quindi, non più tanto orti nella forma di quegli individui fazzoletti coltivati abusivamente proliferati negli spazi residuali di una città in crisi inesorabile di espansione, a ridosso di binari ferroviari o lungo gli argini dei fiumi, negli interstizi di una viabilità incongrua, e a lungo intesi come inconfessabile traccia di spossessamento economico e sradicamento identitario, quanto nel loro nuovo multiforme prodursi come esperienze partecipative di ripensamento e riappropriazione dello spazio urbano. Leggi tutto “L’orto sociale della Bussolati”

La lezione agraria di Emilio Sereni

Conviene ancora, e ancor più in un’epoca solitamente supina a pretesi determinismi, tornare a riflettere sulla specificità della risposta interpretativa messa a punto oltre cinquant’anni fa da Emilio Sereni nella sua sintesi sulla Storia del paesaggio agrario italiano edita da Laterza nel 1961 e ristampata da allora 23 volte. Per l’originalità della focalizzazione del tema, per l’innovativo approccio metodologico interdisciplinare e oggi per una nuova attualità che la questione del destino del lavoro agricolo e del profilo delle campagne torna ad assumere nel quadro di un modello di sviluppo che mostra tutti i suoi limiti. Leggi tutto “La lezione agraria di Emilio Sereni”

Il giardino-oceano di Celia Thaxter

È un’isola oltre il giardino quella che preme dalle pagine di Celia Thaxter, giovane figlia di guardiano del faro, quindi poetessa e scrittrice di qualche successo alla fine dell’ottocento, animatrice dell’hotel di famiglia, rifugio estivo per la colonia di intellettuali e artisti del New England, nota piuttosto per i suoi scritti sulle isole Shoals di fronte alle coste di Portsmouth, nel New Hampshire e per il libro dove racconta le vicende di un anno come gli altri, qui il 1863, nel suo giardino stagionale sull’isoletta di Appledore (Il giardino sull’isola. Uno scoglio fiorito di fronte all’oceano, Pendragon, pp. 114, € 15).
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Orti sudtirolesi in microstoria

Oltre il tripudio di fiori e legumi straripanti di là dagli steccati di legno che raccordano gli orti degli austeri masi sudtirolesi a paesaggi vertiginosi di scoscese pendici e alpeggi bordati di conifere, sono rarefatte foto di mani di donna – quelle che attentamente raccolgono, selezionano, custodiscono semi – a raccontare l’essenza della microstoria territoriale degli orti di montagna cui ci introduce Michela Pasquali nel volume Südtiroler Paradies. Orti di montagna, Linaria, pp. 157, € 28,00. Leggi tutto “Orti sudtirolesi in microstoria”

Il giardino perduto e il volume fantasma di de Précy

È significativamente intitolato L’enigma di Jorn de Précy il testo che ci introduce alla figura dell’autore pressoché sconosciuto del volumetto Il giardino perduto. Erede di una famiglia di facoltosi commercianti, Jorn abbandona diciassettenne i vuoti paesaggi dell’Islanda per girovagare tra Italia e Francia prima di stabilirsi in Inghilterra e dal 1865 dare vita nell’Oxfordshire al giardino della sua vita, Greystone.De Precy Marrella_ Vìride Andrea Di Salvo Leggi tutto “Il giardino perduto e il volume fantasma di de Précy”