Ritorna il bosco con la Benetton

Luogo fisico e metaforico quant’altri mai capace di calamitare aspirazioni e timori fino a ospitare intere cosmogonie, il bosco si declina in mille gradazioni di forme e significati tesi tra gli estremi che alternativamente lo vogliono sacralizzato o rassicurante, domesticato o temibile, tramato dall’incertezza dell’ombra eppure teatro di improvvise lucenti epifanie, scenario liminare di una quotidiana condivisione di risorse per tante comunità di villaggio e innesco di utopie, ricovero e protezione, funzione narrativa della ricerca, della quête.
A conferma dell’attualità feconda di un tale tema di ricerca, l’edizione di quest’anno delle Giornate internazionali di studio sul paesaggio promosse dalla Fondazione Benetton si intitola Sul ritorno del bosco.Sul-ritorno-del-bosco_Bentton_Vìride Andrea_Di_Salvo Leggi tutto “Ritorna il bosco con la Benetton”

Presentazione di Paesaggi di Calvino di Fabio Di Carlo – Museo nazionale delle arti del XXI secolo di Roma -MAXXI

Museo nazionale delle arti del XXI secolo di Roma -MAXXI, 23 gennaio, 18.30 [1]

persentazione MAXXI Calvino Fabio di carlo Andrea Di Salvo VìridePer parlare del libro di Fabio Di Carlo, Paesaggi di Calvino, dopo averne scritto[2] su Vìride, la rubrica che tengo ogni quindici giorni sul supplemento culturale della domenica de Il Manifesto, Alias, vorrei far parlare Calvino. Che pure, di sé, poco amava parlare. Ma, tant’è.
In un passo autobiografico che qui torna utile per sintetizzare quanto mi interessa per cominciare, Calvino dice:

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I luoghi corali di Becattini e Magnaghi

È “sull’orlo del baratro” di un neocapitalismo globalizzato di stampo finanziario fondato sull’ideologia della crescita illimitata, dove latita ormai ogni automatismo riequilibratore del mercato e gli intrecci di interessi tra grande finanza e politica rendono irrilevante la rappresentanza politica, i cittadini sono ridotti a clienti e merci diventano perfino servizi pubblici e beni comuni, che si profila il ruolo sempre maggiore di contraltare assunto dalla coscienza identitaria dei luoghi come momento di coagulo, di corale consapevolezza del loro valore patrimoniale e come condizione per il diffondersi di forme alternative di produzione e autogoverno.Beccattini La coscenza dei luoghi Donzelli Vìride Andrea Di Salvo Leggi tutto “I luoghi corali di Becattini e Magnaghi”

Pucci e i Giardini di Firenze

Concepita nella Firenze degli anni Venti del Novecento da uno dei principali protagonisti della cultura orticola del tempo, ma rimasta inedita e a lungo introvabile, manoscritta e fin qui ritenuta perduta per quanto ne affiorassero le tracce anche nelle parole di Pietro Porcinai, l’imponente opera di Angiolo Pucci su I giardini di Firenze si avvia ora a vedere la luce dopo una fortunosa indagine di recupero per i tipi della casa editrice Olschki nella preziosa collana Giardini e paesaggio e la cura filologica e interpretativa del provato duo Mario Bencivenni e Massimo de Vico Fallani.
Prima di entrare però nello specifico dei suoi giardini fiorentini, Angiolo Pucci intitola il primo volume dei sei che aveva previsti a I giardini dell’Occidente dall’antichità a oggi. Un quadro generale di riferimento (vol. I, pp. 404, € 38,00). In quello che risulta il tentativo di inquadramento e ricomposizione di una Storia generale dei giardini forse di maggior respiro operato allora in un’Italia dove scarseggiano ricognizioni dedicate e analisi documentarie condotte secondo un approccio storico-filologico e stentano ancora a diffondersi le proposte interpretative della trattatistica d’oltralpe, da Edouard André a Loudon, da Alphand a Jäger.Giardini di Firenze_ Vìride Andrea Di Salvo Leggi tutto “Pucci e i Giardini di Firenze”

I fiori coronati e le rose di Cleopatra

Se altrove è una Piccola mitologia delle piante quella che Holger Lundt propone nel suo volume Nel giardino delle Ninfe, ripercorrendo il fitto intreccio tra fiori, alberi e divinità classiche, ora, con Le rose di Cleopatra (Apeiron editore, pp. 158, € 9.90) scende tra gli uomini per raccontarci dell’infatuazione di alcuni di essi per le rispettive predilette compagnie vegetali. Qui, in diverso assortimento tra epoche distanti e contesti storici, Alessandro Magno, Cleopatra, il “rex literatissimus” Giuba II, il fondatore del regno Franco Clodoveo I, Isabella di Castiglia, il dispotico Hidetada Tokugawa shogun giapponese a cavallo del ‘600 e Napoleone Bonaparte vengono presentati in una serie di cammei che raccontano aspetti spesso meno noti della loro vicenda di personaggi illustri.Le rose di Cleopatra_Vìride Andrea Di Salvo
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Cacciatori di piante

Prefazione di Andrea Di Salvo alla riedizione italiana di Michael Tyler Whittle    I cacciatori di piante. Delle avventure di piante, botanici ed esploratori che hanno arricchito i nostri giardini, pp. 328, €18, DeriveApprodi 2015 Su ciò ascolta anche

copertin I cacciatori di pianteDell’irrimediabile nostalgia dell’ossessione di cacciare piante

Se, a voler guardare le cose dal punto di vista delle prede, venir sottratte al proprio habitat, spesso brutalmente ad opera dei cacciatori di piante che intitolano questo volume, per poi finire all’altro capo del mondo, non deve necessariamente essere stato un piacere, a ben vedere non si è trattato nemmeno di un’inedita disdetta. Da sempre le piante si muovono per moltiplicare attraverso le più differenti strategie il raggio d’azione del loro spazio e le opportunità di vita, usando per diffondere la discendenza i più diversi vettori: il vento, il mare sul quale navigano di isola in isola le noci di cocco, gli animali, … l’uomo.
Raccoglitore nomade, poi orticultore e infine, come in questo caso, cacciatore …dedicato.
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La signora dei collezionisti del verde

Postfazione in forma di intervista a Lucilla Zanazzi, Uomini e piante. Le passioni dei collezionisti del verde, pagg. 400, €22 DeriveApprodi, 2013
uomini e piante Lucilla Zanazzi

La signora dei collezionisti del verde
Tutti la conoscono nell’ambiente degli appassionati del verde. Lucilla. Signora delle piante e dei fiori senza snobismi di complemento ma con quella sapienza un po’ poetica e perciò maieutica di chi come per caso è arrivato a distillare multiformi sensibilità e immaginifiche piste di cultura in movimento. Curiosità, empatia per la vita (financo quella degli umani), sempre filtrata con lo sguardo traverso, sbarazzino, tra il beffardo e il benevolo. Leggi tutto “La signora dei collezionisti del verde”