In una penisola tutta impressa di luce come l’Italia, il tema dei giardini riflessi sull’acqua si conferma centrale. Diffusi in grande varietà di tipologie, pur nel loro diseguale articolarsi per fasi storiche e territori, sono giardini dei paesaggi sopra il mare, dei golfi e delle riviere, giardini belvedere, terrazzati, o che pure direttamente approdano alla riva, con darsena o su un podio da un’altura, o che nel primo entroterra, comunque si confrontano con una prevalente dimensione condizionata, dal punto di vista estetico ma anche climatico, dalla dominante del riverbero del mare. Giardini di piccole e grandi ville o parchi dove acclimatare collezioni di piante esotiche.
Con piglio leggiadro e iI doppio sguardo che li incrocia per via di terra, tanto come in navigazione di prossimità, ne ripercorre ora settanta, storici e più recenti, Nicoletta Campanella in una guida dedicata: I giardini sottocosta. Una rotta blu per itinerari verdi, ciascuno descritto ed illustrato in schede che li raccontano, con indirizzi, indicazioni pratiche di contatti e approdi da mare (Nicla edizioni, pp. 451, € 20,00).
Sono giardini profumati anche d’inverno, nella Liguria dell’invenzione della villeggiatura e del Mediterraneo delle colonie di facoltosi stranieri, specie a partire dalla seconda metà dell’80– quelli della Mortola a Ventimiglia dove tra agrumi e pineta si acclimatano piante portate da ogni dove; il Pallanza a Bordighera, tra terrazze spioventi di piante esotiche; quello di villa Durazzo Pallavicini a Genova Pegli con il suo percorso scenografico in più atti –, come pure parchi naturali e orti botanici – dal giardino dell’Ottone all’Elba, con la palma blu osservata già lì da Paul Klee nel suo soggiorno nel 1926 agli all’ecosistema di habitat diversi della penisola di Caleri, dove nel punto in cui il mare si separa dalla laguna.
Si procede lungo l’intera penisola incrociandone innumerevoli, dai giardini conchiusi e stretti di Venezia a quelli delle isole, maggiori e minori – Villa Niscemi a Palermo e il suo pittoresco con grotte, come pure i Rosmarini nell’sola giardino di Pantelleria. E se a Ravello il giardino di Villa Cimbrone sta sulla costiera come affacciato a picco sul balcone naturale e quello della Mortella discende ricalcando il profilo delle tormentate rocce d’Ischia fino alla valle di subtropicali felci arboree, a Trieste, tra effetti scenografici ed evocazioni di paesaggi d’altrove per via di curiosità botaniche, il parco di Miramare traguarda il mare nel rimpallo tra bosco e parterre.
Nicoletta Campanella, I giardini sottocosta. Una rotta blu per itinerari verdi, Nicla edizioni, pp. 451, € 20,00, recensito da Andrea Di Salvo su Alias della Domenica XII, 37, Supplemento de Il Manifesto dell’18 settembre 2022