Tra Gran Bretagna e Giappone, la vicenda della diffusione in andirivieni dei ciliegi ornamentali che si distende a coprire buona parte del secolo scorso ripropone, all’incrocio tra storia sociale e del gusto, il filo rosso della fondativa dialettica tra omogeneità e varietà, uniformità e diversificazione.
A cavallo tra indagine botanico sociologica e ricognizione biografica Naoko Abe la racconta nel suo Passione sakura. La storia dei ciliegi ornamentali giapponesi e dell’uomo che li ha salvati, Bollati Boringhieri, pp. 406, € 18,50.
Da un lato, la millenaria tradizione giapponese che voleva la contemplazione rituale dei ciliegi (hanami, da hana “fiore” e mi “vedere”) all’insegna di una multiforme diversità subisce un repentino stravolgimento nel senso della riduzione della varietà nelle forme, nei colori, nelle fragranze, nei diversi tempi di fioritura di specie, selvatiche e coltivate, provenienti dalle diverse aree e climi dell’arcipelago, a vantaggio del diffondersi pervasivo e omologante dei cloni di un’unica varietà nota come Somey-yoshino: molto appariscente,a basso costo, crescita rapida e di facile effetto, dalla fioritura concentrata nel mese di aprile.
Questo già a partire dal secondo 800,dal secondo 800, con la fine dell’isolazionismo, l’affermarsi della cosiddetta Restaurazione del periodo Meiji e la rincorsa della modernità occidentale. Poi, ulteriormente, con la ricostruzione post bellica, con il ciliegio assunto come icona di rinascita, dopo la parentesi nazionalista che ne aveva invece manipolato il simbolismo, sempre in equilibrio tra vitalità della precoce fioritura e l’effimero durare dei petali.
Dall’altro lato, sullo sfondo del diffondersi della mania del japonisme come pure del giardinaggio che in Inghilterra assurge a passione nazionale, l’infaticabile attività di ricerca di Collingwood Ingram – naturalista autodidatta fino a diventare il maggiore esperto e collezionista di ciliegi da fiore – nonché la sua darviniana predilezione per la varietà perseguita nella ricerca, ibridazione e diffusione di nuovi tipi di ciliegi giapponesi da fiore come nella conservazione quando non nel recupero di altri andati estinti nelle zone di origine.
Naoko Abe, Passione sakura. La storia dei ciliegi ornamentali giapponesi e dell’uomo che li ha salvati, Bollati Boringhieri, pp. 406, € 18,50, recensito da Andrea Di Salvo su Alias della Domenica X, 26, Supplemento de Il Manifesto del 28 giugno 2020