Clima e biodiversità, ma anche ecosistemi civili, diritti, beni comuni. L’interconnessione tra stili di vita, ecologia e giustizia sociale si è fatta negli anni sempre più palese. E con l’aggravarsi degli esiti del cambiamento climatico e del riscaldamento globale il nesso tra questione ambientale e povertà, disuguaglianza, esclusione, matura nella consapevolezza diffusa – e affatto evidente fino a non molti anni fa – della necessità di operare contestualmente sul piano dello sviluppo sostenibile e dei diritti umani e assieme della giustizia ambientale.
Climate Justice è il titolo del volume che Mary Robinson – prima presidente donna dell’Irlanda ad inizio anni Novanta, poi dal 1997 al 2002 Alta commissaria Onu per i diritti umani e quindi promotrice di una fondazione attenta alle ripercussioni sociali dei mutamenti climatici – propone ora per dar voce proprio a quei soggetti e collettività più vulnerabili che in prima battuta e in misura maggiore subiscono gli effetti dello sfruttamento intensivo delle risorse del pianeta, essendone spesso peraltro tra gli agenti meno responsabili (Donzelli editore, pp. 221, € 15,00).
Dal pastore nomade costretto a rivedere tradizioni e saperi fin lì necessari per traversare il Ciad pascolando il bestiame, alle comunità indigene del Vietnam che per frenare la deforestazione si fanno custodi dei loro habitat, al delegato sindacale che invoca giustizia climatica anche per i lavoratori delle dismesse miniere di combustibili fossili, dall’imprenditrice di Sydney che in prospettiva intergenerazionale costituisce un molecolare movimento femminile inteso a ridurre i rifiuti domestici fino ai governanti delle Kiribati, atolli nel Pacifico appena sopra il livello del mare, costretti a immaginare la creazione di gigantesche isole artificiali galleggianti dove emigrare con dignità, queste storie di vittime che si fanno protagonisti, portatori di uno sguardo consapevole e partecipato, nonché suggeritori di soluzioni, ci ispirano. Perché ogni vita è intrecciata a ogni altra, in un inestricabile destino dove, con giustizia, misurarsi.
Mary Robinson, Climate Justice, Donzelli editore, pp. 221, € 15,00, recensito da Andrea Di Salvo su Alias della Domenica X, 36, Supplemento de Il Manifesto del 13 settembre 2020