È alla ricerca delle tracce di quella fitta trama di corrispondenze e relazioni che gli alberi disegnano fin nei recessi del pianeta e nelle radure del nostro immaginario che muove l’impresa di Jacques Brosse, eclettica figura di naturalista e storico delle religioni, maestro zen e enciclopedista trasversale, nel suo Storie e leggende degli alberi, traduzione di Anna Zanetello, ora riproposto da Edizioni Studio Tesi, pp. 254, € 19,00.
Intesa a restituirne tessere in risonanza in una rassegna di caratteri, usi e simboli che procede in alfabeto di ritratti di un intuìto sistema d’insieme. Ripercorrendo tra epoche e continenti i tragitti dei diversi alberi in nostra compagnia, risalendone le tracce per etimologie, vernacoli, derivazioni lessicali, forme intermedie, accostamenti, assimilazioni, dalle figurazioni mitologiche all’araldica, dai culti al folclore, evidenziando epifanie, evoluzioni in parallelo, passaggi di testimone dalle più antiche credenze alle nuove religioni e a contrappunto evocando nella cultura materiale, alimentare, farmacologica, come nell’evoluzione delle tecniche le testimonianze dei loro diversi utilizzi e assieme delle citazioni disseminate
dalla presenza e dal rilievo degli alberi nei toponimi come nella letteratura (dall’odore ronzante dei biancospini di Proust al gelso nero di Piramo e Tisbe nelle Metamorfosi di Ovidio).
In un rispecchiamento dove i tratti della fisionomia – volta a volta mirabilmente evocata nel colore, portamento, drappeggio, nei singoli individui come nel loro modo di farsi commensali tra specie, di addensarsi nei boschi o infittirsi a schiera lungo argini di fiumi e passeggiate cittadine – vanno assieme alla ricognizione di quegli universali – verticalità e simmetria della connessione cielo terra, rigenerazione della vita oltre la morte, inconoscibilità apparente e a un tempo evidenza rivelata dell’amigdala (del mandorlo), proibizione rituale del frutto, duplicità delle piante spinose, funzione salvifica di talismano e assieme mediazione con le più temibili potenze avverse – che in tante, differenti culture e religioni gli alberi hanno costantemente finito per simboleggiare.
Jacques Brosse, Storie e leggende degli alberi, traduzione di Anna Zanetello, Edizioni Studio Tesi, pp. 254, € 19,00, recensito da Andrea Di Salvo su Alias della Domenica X, 46, Supplemento de Il Manifesto del 22 novembre 2020