La distinzione delle piante. 80 in viaggio botanico

Per paradosso distrattamente onnipresenti come alimenti nei mercati e sulle tavole, ridotte a fondali nelle nostre proiezioni dell’altrove nelle mitologie e nel viaggio, surrogato dell’esperienza di natura, ornamenti dei paesaggi ricreati nei giardini, le piante invece, se osservate da presso, in situ o nelle pagine illustrate, sanno catalizzare un’attenzione primordiale, trasversale al punto da innescare, nel disegno delle minuscole spore nascoste come nei panorami di interi ecosistemi da esse determinati, una visione del mondo patente eppure ogni momento inedita, illuminata di trasmutazioni, eterogeneità, interrelazioni.

Proprio a partire dalle sontuose illustrazioni di Lucille Clerc che si vogliono a un tempo documento e evocazione, è a questo soffermarsi distinguendo e misurando le infinite varietà di caratteri e forme, colori e profumi, soluzioni evolutive suggerite dalle piante, a questo affilarsi dell’attenzione, a questo tipo di percorso conoscitivo, di viaggio botanico ordinato dall’origine per continenti – e continuamente rimescolato dalle loro migrazioni, dagli usi e dal riverbero nei processi culturali – che ci invita Jonathan Drori nel suo, Il giro del mondo in 80 piante, Ippocampo, pp. 216, € 19,90.

La domesticazione datata a oltre 10.000 anni dell’orzo o del banano, le migrazioni lungo la costa del Pacifico sostenute dall’alga gigante, la mania vittoriana delle felci (già motivo ornamentale maori), i rituali legati all’assenzio, le guerre dell’oppio, le vicende del caffè, delle piante tintorie, anche come inchiostro per tatuaggi, si alternano così alle descrizioni degli aloni iridescenti che attirano le api nel tulipano sgargiante oppure degli “ipnotici grappoli” di oltre un centinaio di fiorellini con petali arricciati e sovrapposti che daranno luogo all’architettonico frutto dell’ananas e ancora alle segnalazioni delle criticità determinate da dissennate riduzioni degli habitat, come dell’opportunità di incrementare la biodiversità, anche alimentare, recuperando coltivazioni.

Come lo scarmigliato amaranto.

Jonathan Drori, Il giro del mondo in 80 piante, illustrazioni di Lucille Clerc, Ippocampo, pp. 216, € 19,90, recensito da Andrea Di Salvo su Alias della Domenica X, 51, Supplemento de Il Manifesto del 27 dicembre 2020