Sono infinite le nomenclature con cui cerchiamo di dare identità alle piante che ci circondano – varianti regionali, onomatopeiche, funzionali –, e d’altro canto da sempre abbiamo cercato di ricondurre entro classificazioni maneggiabili la loro incredibile, silenziosa e pervasiva varietà, raggruppandone i soggetti in livelli via via più ampi di organizzazione (genere, famiglia, ordine, classe). Lo si è fatto ricercando ordinamenti per assonanze e prossimità, in un processo ininterrotto che ancora dura. Variando culturalmente, e quindi scientificamente, i criteri. A partire da Teofrasto, dalla ricerca sul filo dell’analogia di caratteristiche fisiche e morfologiche, all’anatomia vegetale rilevata poi per il tramite del microscopio, fino alla grande sistematizzazione operata dal linneiano sistema di classificazione binomiale. In un procedere di revisioni e risistemazioni che, con l’avvento delle tecnologie di sequenziamento del DNA, a partire dagli anni ’80, hanno incluso, oltre la morfologia, l’analisi delle informazioni molecolari nel tentativo di inseguire le dinamiche delle relazioni evolutive tra le piante (anche perché ogni anno vengono di media identificate ulteriori 2.000 specie a noi sconosciute, mentre altre se ne estinguono, magari ancor prima che le si possa scoprire e descrivere).
A proporci una chiave d’accesso, efficace e intrigante, opportunamente semplificata, al disegno delle parentele con le quali cerchiamo di metter ordine tra oltre 250.000 specie vegetali, provvede ora la versione italiana a cura di Filippo Pizzoni e Luca Leporati del testo di Ross Bayton e Simon Maughan, Genealogia delle piante. Alla scoperta delle famiglie botaniche. Che fa parte di una serie di volumi “per giardinieri” (come opportunamente segnalato nell’edizione originale della Royal Horticultural Society) localizzati per i tipi di Guido Tommasi editore (pp. 224, € 24.80).
Precisandone gli usi in giardino, per ogni famiglia vegetale si ritraggono, con corredo di eleganti tavole esplicative a colori, origini, distribuzione, preferenze, specificità quanto a fiori, frutti , foglie, impollinazione.
Inducendoci a affinare la capacità di istituire relazioni tra morfologia delle piante, contesti di provenienza, condizioni ambientali, un sistema di raccordo tra famiglie che procede per chiavi di accesso dicotomiche ci avvia a individuarne per approssimazioni successive, caratteristiche e quindi appartenenze. E dunque anche possibili utilizzi giardinieri e corrette associazioni orticole.
In una disamina genealogica delle tappe evolutive del regno vegetale, che a ben guardare si può leggere in palinsesto nella trama di alberi, arbusti, fiori che affollano ogni giardino, il racconto del succedersi e del variamente associarsi dei protagonisti si snoda in una sorta di competizione a staffetta che non finisce mai di aggiornarsi, come conferma la seconda edizione del report sullo Stato delle piante nel mondo 2017 fornendo ora una sintesi di letteratura e analisi critiche sulle maggiori problematiche implicate.
Ross Bayton e Simon Maughan, Genealogia delle piante. Alla scoperta delle famiglie botaniche, ed. italiana a cura di Filippo Pizzoni e Luca Leporati, Guido Tommasi editore, pp. 224, € 24.80 recensito da Andrea Di Salvo su Alias della Domenica VIII, 49, Supplemento de Il Manifesto del 9 dicembre 2018.